Prima, però, facciamo un veloce riepilogo: stiamo realizzando un piccola rete casalinga. Abbiamo due computer, due schede di rete piò o meno come la seconda da sinistra (anche queste sono di 3com), con un connettore RJ 45 ed uno BNC, il nostro buon vecchio cavo coassiale, due connettori BNC a T e due terminatori. I connettori a T ed i terminatori di solito li trovate insieme alle schede nella stessa confezione. Altrimenti, dovete acquistarli a parte, ma costano poco.La qualità di questi semplicissimi componenti è molto importante. È importante soprattutto che i terminatori siano identici (debbono avere la stessa impedenza: esattamente 50 ohm, in teoria); uno dei due dovrebbe essere dotato di un cavetto da collegare a terra. Attenzione: uno solo, e non entrambi. La vostra rete ve ne sarà grata. Seguite questa procedura:
Prima di cominciare a vedere come utilizzare la rete che abbiamo appena realizzato fisicamente (dal lato hardware, per capirci), impariamo ancora qualcosa. Sulle vostre schede (in inglese, Network Interface Card, e di solito i professionisti dicono senz'altro NIC) c'è anche un connettore RJ 45. Poniamo che le vostre NIC siano di tipo 10/100 Mbps. La cablatura su coassiale vi consente un transfer rate di 10 Mbps, e questo lo sappiamo. Se volessimo connettere i due computer con cavo UTP CAT 5 e rendere la nostra rete dieci volte più veloce? Se i computer sono due, basta acquistare un cavo UTP un po' speciale, che si chiama "cross". Di solito, i cavi preassemblati sono chiaramente contraddistinti da un marcatore (questa è una coppia di cavi 10BaseT CAT5 Cross di Cables America). Se volete risparmiare qualcosa, ed evitare di adattarvi alle lunghezze standard dei cavi commerciali, potete realizzarli da soli. Avete bisogno di un normale UTP CAT 5, dei due terminatori RJ 45 e della pinza di crimpaggio. In un cavo UPT, i fili sono distinti da codici colore. Di solito, i fili di colore uguale sono connessi agli stessi piedini in modo simmetrico secondo lo schema che trovate qui sotto a sinistra. In un cavo cross, le connessioni sono incrociate come vedete qui sotto a destra. Ricordate che i fili non vanno privati del rivestimento isolante. Oppure, dovete comprare un hub. Hub in inglese indica, prima di tutto, il mozzo di una ruota. Immaginate una ruota a raggi. Una rete su hub è fatta proprio così; si dice che ha una topologia a stella (ne riparleremo). Da noi, gli hub di solito si chiamano "concentratori" (ma dicono tutti hub). Qua sotto, vedete l'Accton EH3008D 8P FE (a questo punto, dovrebbe essere facile: otto porte, Fast Ethernet). Ogni cavo, di tipo standard e non cross, va connesso ad uno dei computer da un lato ed all'hub dall'altro. Vi serve un hub se i computer sono più di due. Vi servirà sicuramente un hub per la vostra aula informatica. Trovate hub con diverso numero di porte. Acquistate, ovviamente, il più adatto alle vostre necessità presenti e, soprattutto, future. Guadate bene per un attimo questo hub qui. Di porte, ne ha nove. Otto servono per la connessione di computer o di altri dispositivi di rete (ci sono stampanti, ad esempio, che si connettono direttamente all'hub e non ad uno dei computer); il nono, quello a destra, potete utilizzarlo per connettere tra loro due hub, e raddoppiare il numero dei computer della vostra rete. Ma di hub riparleremo, perchè possono avere caratteristiche molto diverse uno dall'altro, e per laula informatica è importante scegliere bene. |