Versione 1.0.1 - Marzo 2001
Introduzione
Che cos'è Linux?
Risposta breve: Linux è un sistema operativo Open Source,
quindi gratuito e liberamente distribuibile.
Risposta articolata: Linux è la parte principale (kernel)
di un sistema operativo scritta da uno studente d’informatica
finlandese, un certo Linus Torvalds. Unito ad altri programmi
liberamente disponibili sulla rete, Linux diventa un sistema operativo
completo, spesso denominato GNU/Linux. Linux è un sistema
operativo molto simile ai sistemi UNIX usati nei grandi computer
delle università e delle banche ma, pur mantenendo le caratteristiche
di robustezza e stabilità, viene rilasciato con un particolare
tipo di licenza (licenza GPL) che permette, tra le altre cose,
di distribuirlo in modo gratuito. Dal 1991, Linux si è
diffuso a macchia d'olio in tutto il pianeta, attirandosi spesso
le ire delle grosse multinazionali del software, dapprima come
sistema operativo per i server di Internet e, ultimamente, anche
come sistema per i personal computer di casa, in sostituzione
o in aggiunta ad altri sistemi operativi.
Perché Linux?
La scelta di un sistema operativo piuttosto che un altro non
dovrebbe essere fatta alla leggera. Di fatto, al momento non è
una scelta dato che la stragrande maggioranza dei calcolatori
nuovi è venduta con un altro sistema operativo preinstallato,
del quale avete già pagato la licenza senza neppure saperlo.
Eppure ci sono diversi motivi che vi potrebbero spingere a adottare
Linux per affiancare o sostituire il vostro sistema operativo.
Eccone un elenco incompleto in ordine di importanza:
- Linux è gratuito.
Si tratta di un argomento che fa sempre breccia nella mente
di tutti. Parafrasando una nota pubblicità, perché
pagare per qualcosa se posso avere la stessa cosa gratis? Inoltre,
risulta particolarmente odioso dover pagare qualcosa che è
essenziale per il funzionamento del computer. Cosa pensereste
se il vostro concessionario auto, subito dopo aver comprato
la macchina nuova di zecca, vi dicesse: "Ah, e poi ci sarebbe
quest'altra somma per avviare la macchina. Sa, senza questo
non potete neppure accenderla! ''. Il vostro risparmio va ovviamente
moltiplicato per il numero di calcolatori che possedete. Ma
il risparmio non finisce qui: nel mondo Linux la maggior parte
dei programmi applicativi è gratuito. Esistono programmi
perfettamente equivalenti alle suite office commerciali, per
l’elaborazione di immagini e altro a costo zero per l'utente.
Infine, la particolare licenza di Linux (1)
vi garantisce che sarà sempre così.
- Linux è "aperto" e documentato.
Linux viene distribuito con i sorgenti e moltissima documentazione.
Questo vuol dire che potete modificare, se volete, praticamente
tutto, e potete "guardare dentro" e capire come funzionano il
computer e il sistema operativo. Con la maggioranza degli altri
sistemi operativi questo non solo non è possibile, ma
è addirittura vietato (2).
Tornando all'esempio del concessionario, è come se vi
dicessero: "Si ricordi che il cofano del motore è sigillato,
ed è illegale aprirlo. Se dovesse fare modifiche, dovrà
portarlo qui in concessionaria: provvederemo noi a sostituire
i pezzi difettosi e a inserire le ultime novità". Non
a caso, Linux è il sistema operativo perfetto per imparare
a programmare. Inoltre, poiché fa riferimento a standard
aperti e condivisi, è facile condividere con Linux dati
e risorse relativi ad altri sistemi operativi.
- Linux favorisce la pluralità.
L'idea di affidare, in prospettiva, ogni aspetto del mondo informatico
ad una sola ditta (3) è un
po' sconcertante. La presenza di un’effettiva pluralità
di scelte garantisce a tutti un mondo (informatico, ma non solo)
migliore. Per tornare alle macchine: se un bel giorno tutte
le ditte di automobili sparissero, e rimanesse solo la Toyota?
Potrebbe decidere i prezzi dei modelli e delle prestazioni senza
neppure consultare il cliente: così accade in un regime
di monopolio. Una delle cose più belle di Linux è
proprio questo: offrire la libertà di scelta.
- Linux non richiede un supercomputer per funzionare.
I computer attualmente in commercio hanno una potenza inaudita
(4), che farebbe impallidire il mitico
Hal 9000 di 2001, Odissea nello spazio. Linux ha la rinomata
abilità di riuscire a ottenere un buon livello operativo
(anche se con qualche rinuncia) con macchine ritenute drammaticamente
obsolete (per esempio i 486 o i vecchi Pentium con 16 MB). Quindi,
Linux fa anche bene all'ambiente, perché ricicla i "rifiuti".
- Linux è robusto e sicuro.
Sono note le lamentele degli utenti di altri sistemi operativi
per personal computer relative a inefficienze, errori continui,
perdita di dati, continui riavvii ecc. Linux è per sua
natura molto stabile e robusto: le necessità di riavvio
sono rarissime e ancora più rari sono gli errori del
sistema stesso. L'affermazione si riferisce, in quanto tale,
a Linux vero e proprio, ovvero al kernel. Ciò non impedisce,
per esempio, ad altri programmi (Netscape Navigator, Star Office)
di generare errori e piantarsi, ma questo non rende necessario
il riavvio del computer (solo del programma.). Inoltre, la piaga
dei virus è virtualmente sconosciuta.
Purtroppo, la strada per l'adozione di Linux è lunga e
irta di difficoltà, specie all'inizio. Occorre essere consapevoli
di tutti questi aspetti prima di lanciarsi contro mulini a vento.
Ovviamente, non sono tutte rose e viole. Ci sono diversi problemi
che affliggono Linux. Molti di essi sono solo (o in parte) dei
miti, altri sono invece fatti reali:
- Mito: "Linux è difficile".
Questo non è esatto. È l'informatica che è
difficile. Per molti sistemi operativi l'obiettivo è
sempre stato quello di nascondere le complessità del
computer fornendo un’ambiente "rassicurante" mentre Linux si
è preoccupato piuttosto di funzionare bene. Fortunatamente,
negli ultimi tempi la tendenza si è un po' corretta.
L'installazione di Linux è ora facile come per altri
sistemi operativi, e la rapida diffusione di ambienti grafici
come KDE e Gnome rende l'uso di Linux del tutto analogo a quello
dei sistemi operativi commerciali.
- Mito: "Linux non ha i driver per il dispositivo x".
Questo non è del tutto esatto. I driver per gran parte
dei dispositivi (schede grafiche, schede di rete) esistono eccome,
ma spesso occorre aspettare qualche mese per reperirli, quando
si tratta delle ultimissime novità. In realtà,
questa situazione sta rapidamente cambiando, e molte ditte produttrici
di hardware spesso distribuiscono il driver Linux assieme ai
driver di altri sistemi operativi.
- Mito: "Linux non ha assistenza tecnica".
Il software commerciale fa dell'assistenza e del supporto uno
dei suoi cavalli di battaglia. Di fatto, però, quanti
di voi ne hanno realmente usufruito? In realtà, il supporto
di Linux esiste eccome ed è fornito per un certo numero
di giorni dalle ditte che forniscono le distribuzioni di Linux
(quando le comprate, non se le scaricate gratuitamente da Internet
o le trovate in una rivista). Alla fine di questo periodo, però,
potete avvalervi del miglior supporto esistente al mondo, ovvero
Internet. La comunità Linux è nota per essere
amichevole e pronta ad aiutare la gente in difficoltà!
- Fatto: "Linux è incompatibile con Windows/Macintosh".
Anche se qualcuno lo potrebbe considerare un vantaggio, è
senz'altro vero. Ciò però non vuol dire che non
si possano scambiare dati con utenti che usano altri sistemi
operativi (per esempio i file di testo, o i suoni), e senza
troppi problemi. Se proprio serve, è possibile utilizzare
emulatori che simulano il funzionamento di altri sistemi operativi
(dosemu, wine, VMWare, Basislisk II...).
- Fatto: "Sotto Linux non posso usare il programma x, che usano
tutti".
Ebbene sì. Non potete (almeno, non per molto tempo) utilizzare
il più famoso programma di redazione testi con Linux.
Però avete a disposizione altri programmi che vi danno
la capacità di lavorare nello stesso modo, se non meglio.
L'unico punto veramente dolente è quello dei giochi:
anche se le cose stanno cambiando, è indubbio che l'offerta
di giochi sotto Linux sia di gran lunga inferiore (e, spesso,
in notevole ritardo) rispetto a quella per altri sistemi
- Fatto: "Linux? Che è, uno sciroppo per la tosse?".
Grazie a una sottile ed efficace opera di marketing, si sta
insinuando, soprattutto nel nostro paese, la convinzione che
"computer" voglia dire "Windows". L'effetto è che non
solo gli utenti, ma anche la stragrande maggioranza di coloro
che operano nel settore sa poco o nulla di Linux e argomenti
correlati. Molti di essi ignorano la possibilità di poter
vendere computer senza sistema operativo preinstallato!
A chi è diretto questo libro?
Questo libro è pensato per un utente "normale", ovvero
una persona che di computer s’intende poco o nulla e che intende
utilizzare il calcolatore per un semplice uso di personal computer:
applicazioni da ufficio, navigazione Internet e gioco. Gli utenti
più smaliziati troveranno questo libro forse un po' naif,
ma cercando nella rete ho trovato tantissimi esempi e testi che
spiegano Linux presupponendo già la conoscenza di altri
sistemi operativi, oppure che partono da zero ma con un'impostazione
un po' rude e poco amichevole.
Oggigiorno tutti i sistemi operativi devono essere in grado di
fare a meno di oscuri comandi di linea quali:
# grep :100: /etc/passwd | sort | lpr
Debbono poter porre a frutto in modo adeguato i programmi a disposizione,
le distribuzioni più moderne e la potenza smisurata delle
macchine. In un secondo momento, chi vorrà proseguire nell'approfondimento
del sistema operativo potrà certamente farlo. In particolare,
si spera che questo libro sia d’aiuto e stimolo a giovani e coraggiosi
rivenditori di computer che potranno così permettersi di
fornire computer con Linux preinstallato, con un notevole risparmio
per il cliente.
Che cosa occorre?
Anche se Linux ha l'abilità di funzionare con computer
obsoleti e poco potenti, per un uso casalingo si consiglia un
computer "standard":
- Memoria di almeno 64 Megabytes;
- Hard Disk di almeno 4 GB (IDE, oppure SCSI se supportato dalla
scheda madre);
- Una scheda video Linux compatibile (es.: Matrox G400);
- Un modem interno o esterno V90 (non un winmodem);
- Opzionale: una stampante parallela (non una winprinter).
Per quanto riguarda il software, il libro cercherà di
essere il più possibile "distribution neutral", anche perché
lo scopo è di favorire un uso elementare del calcolatore
che tutte le distribuzioni sono in grado di garantire. Non saranno
fornite indicazioni per l'installazione, poiché le distribuzioni
recenti sono veramente "idiot proof'' a questo proposito e, in
ogni caso, vi sono troppe variabili al riguardo.
Quindi si supporrà di avere a disposizione un sistema
Linux configurato con le seguenti opzioni:
- Installazione di kernel base con supporto PPP, vfat, usb e
APM;
- Configurazione funzionante di X-Windows, con schermo ad almeno
800x600 pixel;
- Desktop e applicazioni KDE;
- Applicazioni Gnome (opzionalmente, Desktop Gnome);
- Automount/Supermount attivato;
- Alcune applicazioni base come gli emulatori, la grafica (gimp),
programmi Internet (Netscape 4.7x);
- Opzionalmente, i pacchetti di sviluppo per la compilazione
dei programmi.
Chi è l'autore?
L'autore di questo libro è professore di Sistemi Informatici
presso l'Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci (http://www.itisvinci.com)
di Carpi (MO). Lavora su Linux dal 1995, ed ha convertito (non
senza difficoltà e opposizione) gran parte del suo laboratorio
a Linux. È vice presidente di ErLUG (http://erlug.linux.it),
Emilia Romagna Linux User Group, e si batte attivamente per la
diffusione di Linux nelle scuole. Tra le altre cose, suona la
batteria e si occupa di giochi di ruolo - non quelli per computer,
però!
Note dell'autore
Questo documento è © 2001 di Marcello Missiroli,
tranne ove diversamente specificato. È possibile pubblicare,
distribuire e modificare questo libro secondo i termini della
Free Documentation License, una particolare forma di licenza che
permette a tutti la libertà di copia e redistribuzione
del materiale, con o senza modifiche, sia a scopo commerciale
che no-profit e consente agli autori e agli editori di essere
riconosciuti per il proprio lavoro pur preservandoli dalla responsabilità
di modifiche successivamente apportate ai testi. In sostanza,
vuol dire che se fate modifiche a questo documento siete obbligati
a distribuire il documento modificato.
Fa eccezione il capitolo
2, struttura del computer, che risulta (C) 2000 Gino Roncaglia
e RAI, che può essere distribuito liberamente solo all'interno
di quest'opera. Troverete la versione originale del capitolo a
questo indirizzo: http://www.mediamente.rai.it/learning/corsi/index.asp
.
La versione della licenza avente valore legale si trova sul
sito GNU http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html.
In ogni caso, sarebbe carino contattare l'autore se voleste pubblicare
l'opera, apportare modifiche o donargli dei soldi (non si sa mai).
L'autore è contattabile per posta elettronica all'indirizzo
Marcello.Missiroli@tiscalinet.it.
La filosofia della comunità Linux è quella della
collaborazione reciproca. Quindi, se pensate di poter/voler contribuire
a questo libro aggiungendo sezioni e simili rimanendo fedeli all'impostazione
generale, fatevi avanti!
Ringraziamenti
Pur avendo sempre avuto l'idea di scrivere una serie di documenti
sull'argomento, è stata sicuramente la spinta di Minosse
srl, giovane azienda votata alla diffusione di Linux, che ha fatto
in modo che questo libro vedesse la luce, ed in particolare l'apporto
redazionale di Gabriella Tanfani e Massimo Pietropaolo.
Come aiuto, grazie speciale a Gino Roncaglia che mi ha concesso
di utilizzare le sue dispense introduttive. Non posso non citare
Massimo Vignone, con il quale ho scritto diverse dispense in vari
corsi e dalle quali ho tratto più volte ispirazione. Naturalmente,
molti altri mi hanno aiutato, direttamente e indirettamente, ma
sarebbe lungo e noioso citarli tutti. E grazie a tutti gli amici
dell'ErLUG, una vera miniera di conoscenze e di supporto.
(1)
La licenza GPL è consultabile al sito http://www.gnu.org.
(2)
La cosa sta diventando sempre più inquietante con l'introduzione
della legge americana Digital Millennium (che impedisce il reverse
engineering) e la diffusione delle licenze "shrink-wrap" che privano
l'utente di tutti i diritti).
(3)
…della quale non faremo il nome :-)).
(4)
E spesso, per quello che devono fare, del tutto inutile.